Il progetto propone una architettura che cerca la sua identità ponendosi in continuità rispetto al contesto e alla memoria del luogo, come un'ulteriore stratificazione del vissuto e della storia della comunità con attenzione critica ma senza entrare in conflitto con l'esistente ma anzi riflettendo sullo spirito e sul concetto di Rifugio: per noi Rifugio è "wilderness" , punto di contatto privilegiato con la natura incontaminata della montagna, spartano con un certo grado di comfort, accogliente e sicuro come una casa, dove si mangi bene e ci sia un clima di condivisione e gruppo ( com'è spesso tipico della vita di montagna). Essendo ancora ad una quota abitata tutto l'anno dall'uomo, abbiamo scelto di reinterpretare in chiave contemporanea la tipologia del Tabià come elemento del territorio e del paesaggio umano e naturale
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