Negrar (VR)
Concorso
Il progetto nasce dall'idea di creare una cantina come laboratorio culturale, scientifico, produttivo e commerciale; in questo senso si fa riferimento alle immagini delle grandi fabbriche ottocentesche. Inoltre, la cantina per sua stessa natura da la possibilità di lavorare su archetipi profondi (terra, pietra, legno, odore, semioscurità, silenzio, ecc ....) e in questo senso, il progetto cerca un elementare sintassi basandosi su alcuni elementi architettonici concettualmente semplici e perentori: pareti in calcestruzzo facciavista lavorato tipo pietra con matrici, il grande portale in legno, la tettoia fortemente a sbalzo, lunga 15 m (che funziona come un grande cortile e/o spazio aperto coperto per la lavorazione delle uve, anche in caso di maltempo). Il percorso è il filo che collega tutte le aree del progetto: la rampa con ampio ingresso (reception e showroom) distribuisce agli uffici e ai laboratori situati sopra le vasche di fermentazione (che possono essere viste da sopra), quindi al grande spazio del magazzino e alla sala degustazione con vista panoramica. Da qui si accede al Fruttaio e poi al Museo del Vino e alla Media-Library sensoriale che si affaccia sul giardino. Da lì si può scegliere di proseguire la visita attraverso la parte esistente, o per tornare alla zona d'ingresso attraverso il Fruttaio. Tutta la grande copertura è composta da pannelli fotovoltaici per rendere autonoma la cantina dal punto di vista energetico.